Bassorilievo dogana veneziana Caltelguglielmo

TITOLO: Bassorilievo della dogana veneziana

COMUNE: Castelguglielmo, via Alberazzi, 1068

DATAZIONE: fine XV secolo

DESCRIZIONE:

Sulla facciata di una casa in località Alberazzi è possibile vedere un bassorilievo in tufo raffigurante il Leone di San Marco, che fu posto in questo luogo nel periodo successivo alla guerra tra Venezia e Ferrara nel Quattrocento.

Attorno al 1480 Castelguglielmo faceva parte dei territori che rientravano del dominio degli Estensi, duchi di Ferrara. A quel tempo il Polesine costituiva un territorio strategico grazie alle vie d’acqua che permettevano il commercio di vari beni tra i quali vi era il prezioso sale. Un territorio lungamente conteso da Ferrara, che aveva da poco cominciato ad estrarre il sale a Comacchio, e Venezia, che aveva mire espansionistiche nell’entroterra e voleva assumere il controllo del Polesine per avere il dominio sulle saline di Comacchio, togliendo questo florido commercio agli Estensi. Nel 1481 alcune truppe armate veneziane entrarono in Polesine fermandosi sull’Adige e impedendo il normale traffico commerciale e la riscossione dei dazi doganali da parte dell’amministrazione estense. Dopo mesi di preoccupazione delle autorità estensi in Polesine, la Repubblica di Venezia dichiarò guerra a Ferrara. Il conflitto durò due lunghi anni, che segnarono e devastarono il Polesine. Lo scontro cessò nel 1484, quando venne firmata la pace a Bagnolo in provincia di Brescia, con la quale alcune località polesane, tra cui l’area di Castelguglielmo, passarono sotto il controllo della Repubblica di Venezia. Proprio a seguito dell’arrivo dei veneziani, che imposero i loro modi di vivere e governare, venne istituita una dogana nell’edificio ancora visibile in via Alberazzi e che è oggi un’abitazione. L’ufficio di dogana si trovava all’epoca proprio al confine tra il territorio di Venezia e di Ferrara. Qui i mercenari veneziani avevano il compito di riscuotere i dazi e l’edificio, segnato dal Leone di San Marco, fu il loro posto di guardia fino al 1797.

INFORMAZIONI E CONTATTI: monumento sempre visibile

BIBLIOGRAFIA: Enrico Zerbinati (a cura di), Fiesso Umbertiano, momenti di storia, arte e vita sociale, Monselice, Graficomps, 2008, p. 66; Mario Cavriani, Castelguglielmo: il territorio e la sua gente, Padova, Signum, 1982, pp. 29-31 e 41.