Chiesa dei Santi Francesco e Giustina Rovigo

TITOLO: Chiesa dei Santi Francesco e Giustina

COMUNE: Rovigo, piazzale San Francesco, 6

DATAZIONE: 1297

DESCRIZIONE:

La Chiesa intitolata ai Santi Francesco e Giustina era un tempo inserita in un complesso conventuale francescano, nella zona orientale della città, a ridosso delle antiche mura. Dell’antico complesso si conserva oggi solamente la chiesa e parte del primo chiostro. Il convento venne fondato nel 1297 grazie ad un lascito di Obizzo II d’Este, che nel suo testamento aveva espresso la volontà di creare un convento per i Frati Minori di San Francesco, presenti a Rovigo fin dall’inizio del secolo, in cui essere sepolto. La chiesa doveva andare a rispondere alle esigenze del centro francescano rodigino, che aveva bisogno di un luogo di culto più spazioso e di un convento. Il convento si articolava attorno ad un chiostro quadrato, sul cui lato meridionale sorgeva la chiesa.

Il primo edificio doveva avere un aspetto molto diverso da quello odierno, era costituita da una sola navata con copertura in legno, ma le dimensioni erano simili. Nel corso del tempo sui fianchi della navata furono erette varie cappelle gentilizie. Solo nel Quattrocento vennero aggiunte altre due navate. Il convento a quell’epoca comprendeva due chiostri e un grande orto tutto attorno, e occupava gran parte di quella che oggi è piazza XX settembre. Nel Cinquecento il convento e la chiesa assunsero una notevole importanza, tanto che il re Enrico III, in una sosta a Rovigo durante il viaggio dalla Polonia alla Francia per essere incoronato, assistette alla messa proprio in San Francesco. La chiesa divenne il tempio stesso della nobiltà locale. Le famiglie patrizie, legate alla nobiltà ferrarese e alla corte estense vi facevano erigere cappelle e monumenti funebri per accogliere le loro spoglie, e che venivano impreziosite da quadri e sculture per lo più di noti artisti emiliani. Ancora oggi San Francesco rappresenta una preziosa raccolta della pittura emiliana-ferrarese cinquecentesca. Il dominio francese cominciato alla fine del Settecento portò però ad un inevitabile decadimento del complesso. I Frati francescani furono allontanati nel 1805 e il loro convento fu destinato a caserma. Subito allora il parroco di Santa Giustina, che sorgeva nell’attuale piazza Garibaldi, chiese di poter trasferire la sede parrocchiale, per poter ospitare in un più ampio spazio tutti i fedeli. San Francesco assunse allora il titolo anche di Santa Giustina. L’attuale configurazione deriva da un radicale intervento di restauro, avvenuto nel corso dell’Ottocento su un progetto di cui ancora non si conosce l’architetto, ma a cui collaborò Lorenzo Urbani. I lavori iniziarono nel 1826 e si conclusero in un paio di anni. La facciata venne completamente rifatta in stile neoclassico. Dei 17 altari presenti ancora nel Settecento, ne vennero mantenuti meno della metà.

Il convento invece venne utilizzato per usi pubblici, come l’ufficio postale, e in seguito abbandonato. Lasciato all’incuria, venne abbattuto nel 1837 poiché era ormai pericolante. Del complesso conventuale sopravvive solamente l’edificio che oggi è la canonica, dove spiccano le eleganti aperture in stile gotico, decorate con lo stemma estense, che un tempo appartenevano alla sala capitolare.

INFORMAZIONI E CONTATTI: la chiesa è aperta e visitabile ogni giorno dalle 8.30 alle 12.00.

Sito web: www.sanfrancescorovigo.it

Telefono: 0425 25630

BILIOGRAFIA: Marco Antonio Campagnella, Piani delle chiese e oratori di Rovigo. A cura di Luisa Servadei e Antonella Turri. Rovigo, Accademia dei Concordi editore, 2008, pp. 63-73; Leobaldo Traniello (a cura di), Rovigo. Ritratto di una città, Rovigo, Edizioni Minelliana Associazione Culturale, 1988, pp. 182-190; Rovigo e la sua Provincia, 2ª edizione, Editrice Italia Turistica, 2003, pp. 193-194.