TITOLO: Chiesa di Santa Sofia
COMUNE: Canaro, piazza XX settembre 1
DATAZIONE: XVIII secolo
DESCRIZIONE:
La chiesa di Santa Sofia è situata al centro della piazza principale del paese. L’edificio oggi visibile è il frutto di un rifacimento del XVIII secolo, tuttavia è probabile che la storia di questo luogo sia molto più antica. L’esistenza di una parrocchia che fa capo alla chiesa di Santa Sofia è attestata fin dalla fine del XII secolo, quando la chiesa viene citata fra i beni che appartenevano al monastero di Pomposa e successivamente come proprietà del monastero di San Severo di Ravenna. Di questa prima chiesa non si conosce nulla se non la sua esistenza.
La prima descrizione della chiesa viene fatta nel 1574 dal monsignor Maremonti, che recatosi in visita pastorale a Canaro, parla di una chiesa a navata unica, con tre altari, un battistero, campanile e un cimitero tutto attorno. Versava in cattive condizioni e necessitava restauri. Un consistente restauro venne realizzato alla metà del Seicento quando fu interamente ricostruito il campanile. La chiesa visse poi altri momenti di decadenza fino al 1713, quando il monsignor Togni durante la sua visita pastorale ci descrive la chiesa come del tutto simile all’edificio che ancora oggi possiamo vedere. Da questi pochi documenti non è possibile però capire se la chiesa Settecentesca sia stata costruita abbattendo quella precedente o piuttosto ampliandola e ristrutturandola.
Si tratta di una chiesa ad un’unica navata, chiusa dal presbiterio e dal coro e completata da una solenne facciata, decorata da semplici elementi come le due nicchie che conservano le statue di San Lorenzo e Sant’Antonio di Padova. All’interno l’edificio ha una struttura semplice e si presenta come un’unica stanza, articolata solamente da quattro piccole cappelle laterali. Il pavimento, la copertura e il soffitto, che in origine doveva essere decorato, sono frutto di lavori di restauro e consolidamento realizzati negli anni ’50 e ’60 del Novecento.
All’interno si conservano diverse opere d’arte fra cui tre pregiate sculture in marmo bianco. L’altare maggiore è decorato con un bassorilievo che raffigura la Comunione degli apostoli, attribuito alla scuola di Antonio Canova, o più probabilmente ad uno scultore barocco. La statua di Sant’Antonio da Padova, posta nella cappella a destra dell’ingresso, in cui il santo è rappresentato in un momento estatico, pur mantenendo uno sguardo naturale e misurato. Infine l’opera più pregiata è la statua della Madonna col Bambino, posta nella cappella vicino al presbiterio, sulla sinistra, attribuita forse a Pietro Baratta, scultore barocco attivo in Veneto nel XVIII secolo. L’autore ebbe il merito di unire la naturalezza dei gesti delle due figure di Maria e Gesù bambino e allo stesso tempo la solennità che trasmettono a chi osserva il gruppo scultoreo.
INFORMAZIONI E CONTATTI: Telefono: 0425 940082
BIBLIOGRAFIA: Claudio Garbellini, Canaro: una comunità nella storia, Rovigo, Minelliana, 1995, pp. 83-111; Alberino Gabrielli, Comunità e chiese nella diocesi di Adria-Rovigo. Presentazione di Bernardino Merlo, Roma, Ciscra edizioni, 1993, pp. 507-511.
Chiesa di Santa Sofia, Canaro, in Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana: www.chieseitaliane.chiesacattolica.it visitato l’11/08/2023.