Museo Archeologico Nazionale Fratta Polesine

TITOLO: Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine

COMUNE: Fratta Polesine, Via Giovanni Tasso, 1

DATAZIONE: inaugurato nel 2009

DESCRIZIONE:

Il Museo Archeologico Nazionale inaugurato nel 2009 presso la barchessa nord di Villa Badoer a Fratta Polesine, espone le testimonianze materiali relative al villaggio di Frattesina e alle sue necropoli. L’insediamento, databile all’età del Bronzo finale (XII-IX sec.a.C.), rappresenta un unicum a livello europeo per quantità e qualità delle attività produttive, in particolare per quelle più innovative per l’epoca e legate ai beni di maggior pregio, come le lavorazioni del bronzo, del vetro e delle materie prime esotiche, soprattutto ambra proveniente dalle regioni del Baltico, ma anche uova di struzzo e avorio. Numerose le sepolture documentate nelle due necropoli indagate nelle vicine località di Narde e di Fondo Zanotto.

Il percorso museale si articola su due piani, dedicando le tre sale al piano terra ai temi legati agli insediamenti dell’età del Bronzo in Polesine e in aree limitrofe del Veneto, con un approfondimento sulle testimonianze dal villaggio di Frattesina. Il piano superiore è interamente dedicato ai rituali di sepoltura documentati nelle due aree di necropoli.

La prima sala fornisce un quadro generale dell’ambiente umido di bassa pianura, che caratterizza gli insediamenti dell’età del Bronzo medio e recente in ambito polesano, anteriori allo sviluppo di Frattesina. Una particolare analisi degli aspetti di paleozoologia e paleobotanica restituisce l’immagine dell’ambiente naturale dell’epoca.

La seconda sala illustra gli insediamenti veneti e polesani di Villamarzana, Mariconda di Melara, Montagnana e Treviso. Sono inoltre presenti i corredi di alcune tombe provenienti dalle necropoli dell’area veronese di Desmontà, Garda e Gazzo Veronese.

La terza sala è dedicata all’abitato di Frattesina, alle abitudini di vita nel villaggio, focalizzate sulle caratteristiche delle abitazioni e sulla vita domestica, che comprendeva anche attività di autoproduzione come la filatura e la tessitura. Una particolare attenzione viene rivolta alle produzioni di sostentamento svolte all’interno del villaggio come l’agricoltura, la caccia e la pesca, la produzione ceramica, la lavorazione dell’osso e del corno. Grande risalto viene dato alle lavorazioni di pregio, come la produzione di perle in vetro, le tecniche di fusione del bronzo e dell’ambra, beni che attestano l’importanza del villaggio di Frattesina per l’inserimento in un’ampia rete di scambi commerciali a livello europeo, che comprendeva le aree del nord Europa, del Mediterraneo orientale e dell’Egeo.

La lunga sala che occupa tutto il piano superiore del museo illustra le due necropoli di Frattesina, rinvenute nelle località di Fondo Zanotto e di Narde. Alla descrizione iniziale dedicata alla storia delle ricerche fa seguito l’esposizione dei corredi delle singole tombe, con una distinzione tra le sepolture maschili, quelle femminili e quelle infantili. A conclusione del percorso è stata realizzata una ricostruzione di un contesto funebre, composto da un tumulo e da due sepolture ad inumazione provenienti dalla necropoli di Fondo Zanotto. L’installazione è corredata da un video che ricostruisce le diverse fasi del rituale funerario dell’incinerazione documentato a Frattesina.