TITOLO: Palazzo delle Poste
COMUNE: Rovigo, Corso del Popolo, 192
DATAZIONE: 1929
DESCRIZIONE:
Il Palazzo delle Poste venne realizzato negli anni Venti del Novecento e costituisce una delle architetture che caratterizzano l’aspetto urbano del centro città. Le vicende legate alla sua costruzione sono strettamente legate al periodo storico in cui l’edificio fu progettato e realizzato. Nel 1922 si insediò infatti la prima Amministrazione di Regime e questo determinò una trasformazione in senso autoritario anche all’interno delle amministrazioni locali. Gli anni Venti e Trenta furono caratterizzati da un’intensa attività edilizia dovuta allo spirito di rinnovamento urbanistico, sentito fortemente in quegli anni. Le opere pubbliche erano considerate il segno materiale e rappresentativo dello stato e del partito e fungevano da mediazione tra stato e società. Già nel 1920 era diventata urgente a Rovigo la necessità di trovare una nuova e adeguata sede ai servizi postali, che fino al 1930 venivano ospitati all’interno dei locali della Camera di Commercio in Piazza Garibaldi. Per costruire quindi il nuovo palazzo fu individuata un’area nel centro storico, lungo il Naviglio Adigetto. L’area fu ufficialmente acquisita dal Comune nel 1927 e lo spazio venne liberato dagli edifici che già vi sorgevano.
Il palazzo venne progettato dall’architetto Roberto Narducci, uno dei responsabili tecnici dell’”Ufficio V”, istituito nel 1924 per centralizzare la struttura tecnica dove venivano elaborati i progetti degli edifici pubblici, in particolar modo ferroviari e postali. L’edificio fu costruito in un paio di anni e inaugurato nel 1929. Il palazzo si affacciava sul Naviglio Adigetto e aveva l’ingresso principale sull’allora Riviera Orfani, oggi Corso del Popolo. All’epoca venne descritto dai giornali come un edificio “moderno e complesso” adeguato alla “moderna e complessa” macchina delle poste e dei telegrafi. L’edificio ha la forma di un grande triangolo, con un vertice smussato in corrispondenza dell’ingresso. Dall’ingresso si accede al grande atrio, che disimpegna la zona per il pubblico, lo scalone e il casellario. Il salone, di forma esagonale, è circondato da grandi archi decorati, che conferiscono un aspetto monumentale. Lo stile richiama il gusto rinascimentale e si ispira alle architetture di Palazzo Roncale e Palazzo dell’Accademia dei Concordi, mentre l’uso dei mattoni a vista, oggi coperti dall’intonaco, era un omaggio al Duomo. All’interno la luce filtra da tre velari in vetro policromi, che conferiscono un carattere sacrale al salone. Il Palazzo è ricco di opere d’arte di vario genere, opere sia di artisti locali che di artisti rinomati, incaricati per concorso o direttamente dal progettista. Statue, stucchi, lanterne in bronzo e le stesse vetrate in stile Liberty decorano il Palazzo. Il pavimento del salone è a mosaico, formato da piccole tessere quadrate che creano al centro una decorazione floreale, un rimando al monumento di età romana imperiale Ara Pacis Augustae. Le vetrate sono opera della Manifattura Chini di Borgo San Lorenzo e sono decorate con figure di putti, vasi ornamentali e motivi vegetali.
Nel 1966 il Palazzo subì una pesante ristrutturazione, in cui fu aggiunto un piano sopraelevato e il Palazzo fu ampliato per meglio redistribuire i servizi. Furono in parte anche modificate le decorazioni interne. Una seconda ristrutturazione del piano terra si è tenuta nel 2008.
INFORMAZIONI E CONTATTI: è possibile visitare il salone principale durante gli orari di apertura degli uffici postali.
Orari di apertura:
da lunedì al venerdì: dalle 8.20 alle 19.05
sabato: dalle 8.20 alle 12.35
BIBLIOGRAFIA: Giovanna Bordin, Davide Zagato, Il Palazzo delle Poste a Rovigo, in: Ventaglio Novanta, n. 45, luglio 2012, pp. 14-21.