Golena Boscovecchio

TITOLO: Golena Boscovecchio

COMUNE: Badia Polesine

DATAZIONE:

DESCRIZIONE:

Si tratta di un sito fluviale, completamente dimenticato dalla storia da quando un taglio ad opera degli ingegneri veneziani, il Taglio delle Rocche Marchesane, alla fine del XVII secolo, rettificò l’andamento sinuoso del fiume in quella zona. Così accadde che la terra un tempo padovana, finì con il trovarsi il fiume alle spalle per divenire, de facto, rodigina, ovvero raggiungibile, via terra, solamente da Badia Polesine.

L’area ha origini antiche e ricorda, anche nel toponimo, come si presentava il territorio in

passato. Situata nei pressi dell’Adige è caratterizzata da un alneto di carpino nero, un bosco igrofilo, alcuni stagni risalenti alla fine del XIX secolo.

La golena è estesa circa 34 ettari, ed è dichiarata anch’essa Oasi di protezione faunistica, in quanto costituisce un relitto di bosco ripariale. Si tratta di una zona di riproduzione di fauna oggetto di prelievo venatorio (Lepre, Germano reale, Tortora). E’ inoltre una zona di sosta di avifauna acquatica (Nitticora, Airone cenerino, Germano reale) e di nidificazione di avifauna del bosco idrofilo (Rigogolo, Capinera, Usignolo di fiume, Cinciallegra, Strillozzo); è adatta alla sosta e allo svernamento di rapaci (Sparviero, Poiana, Gufo comune).
Questa zona presenta inoltre antiche tracce di paleoalvei: via Restara un tempo (e il suo tragitto sinuoso ce lo conferma) accompagnava un antico canale, chiamato in un documento del 1286 “Canale Serato”, che rappresentava un’antica diversione dell’Adige e che si immetteva poi nel “Canale di Villafora”, che sarebbe poi divenuto il Ceresolo. testimoniano che la zona nel tempo è stata interessata dal passaggio di vari paleoalvei, che ne hanno varie volte modificato l’aspetto geografico.