Teatro Comunale Adria

TITOLO: Teatro Comunale

COMUNE: Adria, Piazza Cavour, 9

DATAZIONE: 1929-1935

DESCRIZIONE:

Il teatro Comunale di Adria è una delle più recenti testimonianze della tradizione musicale e teatrale in città. I teatri hanno sempre fatto parte della storia di Adria, il primo venne costruito in età romana nella zona in cui sorge oggi l’ospedale civile. In età moderna alla metà del Cinquecento, venne realizzato il primo Teatro stabile per impulso di Luigi Groto e su volere del podestà Lorenzo Raimondo. Probabilmente non si trattava di una struttura teatrale, ma di una scena permanente, allestita in una sala di Palazzo Pretorio, dove Groto metteva in scena alcune sue opere. Nel 1803 fu adibita a teatro la chiesa sconsacrata di Santo Stefano, a cui venne intitolato lo stesso teatro. Solamente dieci anni dopo venne inaugurato il nuovo Teatro Fidora, che cambiò nel tempo vari nomi: Teatro della Società e Teatro Orfeo, che accolse per circa un secolo un’intensa attività artistica, dando vita alla tradizione ancora oggi consolidata del melodramma e dell’opera lirica. Successivamente furono aperti diversi altri teatri: l’Arena Zen, dal 1878 al 1921, il Salone massimo dal 1913 ad oggi e trasformato in cinema negli anni Venti, il Teatro Estivo Zagato dal 1924 al 1928. Negli anni del primo dopoguerra, dopo il 1919 tuttavia gli Adriesi iniziarono a sentire forte la necessità di un teatro degno della vocazione lirica della città. Dopo alcuni anni di lavori nel 1935 fu quindi inaugurato il Teatro Comunale, che all’epoca prendeva il nome di Teatro Littorio e poi ancora Teatro del Popolo. L’inaugurazione si celebrò con il “Mefistofele” di Boito, diretto da Tullio Serafin e interpretato daRosetta Pampanini, Tancredi Pasero e Giulietta Simonato.

L’edificio venne progettato dall’ingegnere e architetto Giovan Battista Scarpari. La costruzione in calcestruzzo e muratura risponde allo stile eclettico di fine Ottocento e coniuga lo stile con la funzionalità. Scarpari decise di utilizzare materiali insoliti per l’epoca come il cemento, e pavimenti realizzati in xilolite con un impasto di fibre di lino, ossido di magnesio e fibre di legno. L’uso di tali materiali si rese necessario per seguire le imposizioni della politica autarchica voluta da Mussolini a seguito della crisi economica del 1929. La sala teatrale è sovrastata da un’ampia cupola decorata da un bassorilievo in gesso al centro, opera degli artisti locali Giuseppe Samoggia e Angelo Viaro. Il teatro può ospitare oltre duemila persone. Nel tempo si tennero stagioni di grande prestigio e sul palco salirono artisti di grande fama. Ancora oggi il teatro ospita la stagione lirica e di prosa, portando avanti l’antica tradizione di spettacolo adriese.

INFORMAZIONI E CONTATTI: il teatro ospita stagioni liriche e di prosa e la programmazione è consultabile dal sito.

Sito web: www.teatroadria.it

Telefono: 0426 941270

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/teatrocomunaleadria/?locale=it_IT

BIBLIOGRAFIA: Rovigo e la sua Provincia, 2ª edizione, Editrice Italia Turistica, 2003, p. 249; Dario Nicoli (a cura di), Atlante Polesano. Dizionario alfabetico dei 51 comuni della provincia di Rovigo, Il Resto del Carlino, 1993, p. 13.