Teatro Sociale Rovigo

TITOLO: Teatro Sociale

COMUNE: Rovigo, piazza Giuseppe Garibaldi, 14

DATAZIONE: 1819

DESCRIZIONE:

Nel 1816 Rovigo si trovava senza un teatro degno della città, che con il passaggio al Regno Lombardo-Veneto era stata nominata capoluogo di Provincia. Da tempo era scomparso il secentesco Teatro Campagnella e il Teatro Roncale versava in uno stato di degrado da aver bisogno di continui restauri ed era comunque troppo piccolo per la richiesta culturale polesana. Il nuovo teatro sorse nel pieno della cultura dell’epoca, che considerava il melodramma il genere di spettacolo principale e più importante, tanto che tutte le maggiori città si stavano dotando di nuovi teatri. La sua edificazione inoltre si inserisce in un programma di profondo rinnovamento edilizio iniziato nel Settecento ma sentito ancor più necessario data la nuova importanza assunta dalla città. L’idea venne lanciata da Antonio Roncale e attorno a lui si raccolsero alcuni cittadini che costituirono una società per reperire i fondi necessari alla costruzione del nuovo edificio per spettacoli. L’area prescelta fu quella che è l’attuale Piazza Garibaldi, dove tempo prima si trovavano la chiesa di Santa Giustina e il convento di Santa Maria dei Battuti, demoliti durante la dominazione francese. 

Il progetto venne affidato all’architetto rodigino Sante Baseggio, che si era già occupato del rifacimento del Teatro Roncale e aveva progettato alcuni palazzi pubblici, tra cui il palazzo dell’Accademia dei Concordi. Baseggio aveva partecipato tempo prima al concorso per il progetto del Teatro La Fenice di Venezia, vinto poi dall’architetto Giannantonio Selva. Il Teatro della Società aprì al pubblico il 3 marzo del 1819 con “L’ombra di Fetonte, ossia l’omaggio della riconoscenza rodigina” di Sante Campioni, in occasione della visita in città di Francesco I d’Asburgo, che peraltro, indisposto, non vide la rappresentazione a lui dedicata. L’inaugurazione ufficiale si tenne il 26 aprile 1819 con “Adelaide di Borgogna” di Pietro Generali, musicista considerato all’epoca in Italia secondo solo a Rossini, e interpretata da due dei più famosi cantanti del momento, Violante Camporesi e Claudio Bonoldi. Un incendio distrusse il teatro nella notte tra il 21 e 22 gennaio 1902 e l’ingegnere milanese Daniele Donghi ne elaborò il nuovo progetto interno mantenendo la parte anteriore del precedente, rimasta quasi indenne. L’ingegnere fu tra i primi a sperimentare l’uso del cemento armato per una salata di teatro d’opera, ma il risultato dell’acustica è ottimale. L’ambiente interno fu realizzato in stile “liberty” secondo il gusto dell’epoca. Sul soffitto è dipinto Il corteo delle Muse, opera di Giovanni Vianello, maestro di Casorati e Cavaglieri. Il Sociale venne così nuovamente inaugurato nel 1904 con il noto compositore Pietro Mascagni che vi diresse la sua Iris. Nel secolo scorso il teatro vide passare sul suo palcoscenico alcuni dei maggiori cantanti e attori del tempo, tanto che divenne uno dei più interessanti teatri lirici dell’epoca. Al Sociale hanno debuttato nel 1914 Beniamino Gigli, nel ’44 Renata Tebaldi. Maria Callas, Mario Del Monaco, Luciano Pavarotti, le rodigine Rina Malatrasi, Elena Rizzieri e Katia Ricciarelli, sono tra i grandi interpreti che hanno dato prestigio alle rinomate Stagioni liriche di questo teatro. Negli anni Settanta il Comune rilevò, restaurò e ammodernò il teatro, rendendolo luogo di spettacoli e di eventi culturali di vario genere. Il Teatro Sociale di Rovigo è teatro lirico di tradizione dal 1967. Oltre alla sua storica Stagione lirica per cui è conosciuto a livello internazionale, il Sociale ospita un’affermata e seguitissima stagione di prosa e danza, una stagione concertistica di pregio, un cartellone jazz di grande richiamo, musical, eventi collaterali e numerose iniziative di spettacolo e laboratori rivolti ai giovani.

INFORMAZIONI E CONTATTI

Telefono botteghino 0425 25614

Sito web https://www.comune.rovigo.it/teatrosociale

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BIBLIOGRAFIA

Rovigo e la sua Provincia, 2ª edizione, Editrice Italia Turistica, 2003, p. 200; Leobaldo Trainello (a cura di), Rovigo. Ritratto di una città, Rovigo, Edizioni Minelliana Associazione Culturale, 1988, pp. 129-133; Sergio Garbato (a cura di), Il Teatro Sociale di Rovigo (1810-2003), Venezia, Marsilio, 2003.