TITOLO: Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi e Seminario Vescovile
COMUNE: Rovigo, Palazzo Roverella, Via Giuseppe Laurenti, 8/10
DATAZIONE: la Pinacoteca si forma a partire dal XVIII secolo
DESCRIZIONE:
La storia della pinacoteca ha inizio nel Settecento quando su impulso del canonico Lodovico Campo, si forma il primo nucleo della raccolta con una serie di ritratti di illustri personalità rodigine, realizzati dai migliori pittori veneziani. Successive acquisizioni di ritratti e varie donazioni da parte delle famiglie più facoltose della città accrescono ulteriormente la raccolta. Si deve però alla generosità di Nicolò e Giovanni Francesco Casalini, il più cospicuo incremento della collezione con capolavori firmati da pittori di fama. La raccolta formatasi con finalità puramente esornative viene infine concepita come una vera e propria collezione in comproprietà con la municipalità rodigina in seguito al contratto Gnocchi del 1833. Le complesse vicende del lascito dei conti Silvestri tra il 1876 e il 1877, portano ad una spartizione indistinta di opere del barocco e del Settecento tra il Seminario Vescovile e la Pinacoteca dell’Accademia, che compromettono l’integrità della collezione. Solo nel 1982, le due sezioni vengono riunite grazie alla confluenza nella collezione accademica della raccolta del Seminario vescovile, arricchitasi con lasciti di privati e di chiese polesane.
Oggi il nucleo principale della collezione è esposto nelle stanze inferiori di Palazzo Roverella, molte opere sono state esposte in mostre di particolare rilevanza. Nel 2015 una selezione di opere è stata esposta a Forte di Bard e nel 2018 è stata allestita la mostra La pinacoteca mai vista nel vicino Palazzo Roncale a Rovigo.La Pinacoteca rappresenta in maniera ampia l’evoluzione della pittura veneta dal XV al XIX secolo, con oltre 700 opere di particolare rilevanza. Il Quattrocento è rappresentato da: L’incoronazione della Vergine di Nicolò di Pietro di gusto tardo-gotico, seguono due capolavori di Giovanni Bellini quali la Madonna col Bambino e il Cristo portacroce, che rispecchia gli esiti della maturità del pittore e viene assegnato dalla critica agli inizi del XVI secolo, epoca che vede la presenza di una notevole varietà di grandi firme: un Ritratto di giovane assegnato a Tiziano, una grande Flagellazione di Cristo di Palma il Vecchio, la pala con la Madonna col Bambino e Santi ideata da Dosso e in gran parte eseguita dal fratello Battista Dossi, ma anche il fiammingo Jan Gossaert detto Mabuse autore di una Vanitas. Ricca la panoramica di opere del 600: dal San Gerolamo penitente del Dominchino, alla teatralità di Sebastiano Mazzoni con Loth e le figlie e la La morte di Cleopatra, alla leziosa sensualità di Gerolamo Forabosco in Giuseppe e la moglie di Putifarre. Il Settecento si apre con due vedute come la Marina con rovine classiche di Johann Antonn Eismann e la Marina con ponte rotto e arco di Costantino di Luca Carlevaijs. Seguono due paesaggi di Giuseppe Zais, una Natività di Giovan Battista Pittoni e il Pastorello in piedi di Pietro Longhi. Dell’originaria galleria di uomini illustri si segnala il San Gaetano da Thiene di Giambattista Piazzetta, l’intenso Ritratto di Antonio Riccobono di Giambattista Tiepolo e il Ritratto di Giulio Contarini da Mula di Alessandro Longhi.
INFORMAZIONI E CONTATTI: parte della collezione è esposta e visitabile a Palazzo Roverella.
Orari di apertura:
lunedì-venerdì: 09.00 – 19.00
sabato domenica e festivi: 09.00 – 20.00
Telefono: 0425 460093
E-mail: info@palazzoroverella.com
Sito web: https://www.palazzoroverella.com/la-pinacoteca/
BIBLIOGRAFIA: Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi e del Seminario vescovile di Rovigo: i capolavori, Forte di Bard, Accademia dei Concordi, Rovigo, 2016; Romagnolo Antonio, Fantelli Pier luigi, La Pinacoteca del Seminario vescovile di Rovigo, Rovigo, 2001; Romagnolo Antonio, (a cura di), La Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi, Accademia dei Concordi, Rovigo, 1981; Traniello Leobaldo, (a cura di), Rovigo ritratto di una città, Edizioni Minelliana A.C., Rovigo, 1988.