Torre Morosini Lusia

TITOLO: Torre di villa Morosini

COMUNE: Lusia, via Torre, 16

DATAZIONE: XVII secolo

DESCRIZIONE:

La torre di villa Morosini è oggi ciò che rimane di questo antico complesso residenziale e si trova nei pressi dell’argine dell’Adige, nelle vicinanze del centro di Lusia.

La villa fu costruita su ciò che rimaneva di un castello risalente al 1100, voluto dagli Estensi e costruito a sua volta forse sui resti di un edificio di età romana. Nel 1391 il catello fu ceduto alla Repubblica di Venezia a seguito di un prestito quinquennale e da questo momento il territorio rimase sotto il dominio della Serenissima. Nel Cinquecento il territorio, che stava attraversando un momento di pace, fu ceduto e diviso tra le nobili famiglie veneziane. Il castello di Lusia fu venduto alla famiglia Morosini che si insediò qui agli inizi del Seicento, facendone una casa di villeggiatura. All’inizio del Seicento il complesso era una vera e propria corte rurale, con il palazzo, la colombaia, stalla, la corte e l’orto. Attorno facevano parte della proprietà anche 90 campi, molti dei quali sfruttati per coltivare cereali e piantagioni di salici, pioppi e vigne, altri usati come pascolo per il bestiame. Attorno al 1650 il doge Francesco Morosini fece ristrutturare e ampliare la villa, che fu organizzata attorno a due corti adiacenti, chiuse da edifici su tre lati e da una cinta muraria lungo la strada. L’edificio padronale era costituito da un corpo centrale affiancato da due torri. Il lato settentrionale, posto verso l’Adige era coronato da merlature. In una delle due corti vi erano alcuni edifici porticati e due colombare, poste agli angoli della cinta muraria.

Il complesso rimase di proprietà della famiglia Morosini fino ai primi del Novecento, quando fu acquistata dagli Oliva. Nel 1927 il complesso fu trasformato dal Comune di Lusia nella sede della Casa del Fascio e successivamente la sede del Municipio e delle scuole elementari.

Il 20 aprile 1945, la villa venne colpita da un bombardamento lanciato dagli aerei alleati per provare a distruggere il ponte sull’Adige e impedire la fuga dei tedeschi. La villa venne quasi interamente distrutta, si salvarono solo la torre, parte del muro di cinta e una delle due torri colombare, oggi ancora visibile e adibita ad abitazione. In anni recenti la torre è stata oggetto di restauro e si possono ancora vedere all’esterno le parti che si congiungevano agli altri edifici andati ormai perduti.

INFORMAZIONI E CONTATTI: non visitabile

BIBLIOGRAFIA: Bruno Gabbiani (a cura di), Ville Venete: la provincia di Rovigo. Insediamenti nel Polesine, Venezia, Istituto regionale per le ville venete Marsilio, 2000, pp. 344-345.

Storia del Comune su Comune di Lusia: www.comune.lusia.ro.it/c029031/zf/index.php/storia-comune visitato il 23/08/2023.