TITOLO: Torre Pighin
COMUNE: Rovigo, via Renato Pighin, 26
DATAZIONE: XII secolo
DESCRIZIONE:
La torre di via Pighin è l’unica che sopravvive delle torri costruite lungo le antiche mura della città. Non si sa quante fossero in tutto le torri delle mura di Rovigo, oltre a questa e a quelle del castello ve ne era una presso il varco nella cinta fortificata che rimaneva sempre aperto e una a sud del Castello, ma forse ve ne erano altre. Numerose erano invece le torrette, anche se non se ne conosce il numero esatto. Le torri costituivano una notevole struttura difensiva, garantivano robustezza e il vantaggio di una posizione elevata, che permetteva di avvistare con anticipo eventuali pericoli.
In origine la torre era aperta verso l’interno della città, ma dovevano esserci dei piani in legno collegati da scale a pioli, mentre la sommità era sicuramente merlata. Nel Settecento l’edificio perse di significato, per lo sviluppo di nuove tecniche militari, l’uso dell’artiglieria anzi rendeva pericolosi gli edifici così alti. Venne perciò adibita ad abitazione e fu costruita una muratura per chiuderla. Il manufatto però rimase di proprietà del Comune e si venne a creare una situazione ambigua, in cui un’abitazione privata sorgeva all’interno di un edificio pubblico. Per questo motivo dall’Ottocento la gestione dell’edificio non fu affatto semplice e la mancanza di manutenzione provocò numerose lamentele e preoccupazioni. Nel 1904 l’ingegnere del Comune propose di demolirla, ma si preferì infine optare per un restauro conservativo.
INFORMAZIONI E CONTATTI: monumento all’aperto sempre visibile, non visitabile all’interno
BIBLIOGRAFIA: Leobaldo Traniello (a cura di), Rovigo. Ritratto di una città, Rovigo, Edizioni Minelliana Associazione Culturale, 1988, p. 81; Leobaldo Traniello, L’origine di Rovigo. Contributo alla storia urbanistica della città per servire come contributo dell’urbanistica alla storia. Rovigo, Minelliana, 1975.