TITOLO: Palazzo Cornoldi Fanan (Palazzetto Villa)
COMUNE: Fratta Polesine, via Ruga, 40/42
DATAZIONE: XVIII secolo
DESCRIZIONE:
La villa fu costruita nei primi anni del Settecento, su commissione del notaio Francesco Villa, come testimoniano alcuni stucchi presenti ancora oggi all’interno, che raffigurano il suo stemma che rappresenta una torretta con ai lati le lettere F e V e al di sopra una bandiera con la lettera N. Il complesso è costituito dalla casa padronale e da una barchessa separata, posta lungo lo scolo Valdentro. Tra i due edifici si trova un’area adibita a giardino e tutta la proprietà è circondata da un muro di cinta.
Agli inizi dell’Ottocento, la villa fu teatro di riunioni Carbonare, tanto che è anche conosciuta come Villa della Carboneria. È proprio qui che il 12 dicembre 1818 venne arrestato Antonio Villa, nipote di Francesco, uno dei principali protagonisti della Carboneria a Fratta Polesine. Dopo l’arresto egli fece alla polizia un’ampia confessione in cui rivelò i nomi degli altri carbonari di Fratta, portando così all’arresto dei compagni. Nel 1821 fu condannato a morte, pena che venne poi commutata in vent’anni di carcere alla Fortezza Spielberg, dove morì con il suo concittadino e amico Antonio Oroboni.
INFORMAZIONI E CONTATTI: la villa è visitabile per motivi di studio e ricerca
BIBLIOGRAFIA: Bruno Gabbiani (a cura di), Ville Venete: la provincia di Rovigo. Insediamenti nel Polesine, Venezia, Istituto regionale per le ville venete Marsilio, 2000, p. 275; Antonio Canova, Ville del Polesine, Rovigo, Istituto padano di arti grafiche, 1975, p. 73;